FORNACE ARDENTE D’AMORE

FORNACE ARDENTE D’AMORE*

… Anche quel giorno, l’uomo buono, camminando in una strada che ben conosceva, perché quella strada, come tutte le altre l’aveva tracciata lui, cominciò a fermarsi per ogni piccola via che incrociava con la strada principale, per fare pulizia di tutti quei rifiuti che sporcavano il bellissimo manto stradale dei viottoli, fino a cambiarne perfino il colore e la forma. Ogni giorno passava con la sua carriola, per raccogliere qualunque cosa di troppo si trovasse a confondere l’ordine e la bellezza di quelle stradine. A seguito del suo passaggio, incredibilmente tutto splendeva e tornava al suo posto, si poteva dire addirittura che faceva nuove tutte le cose, e quasi, gli abitanti delle vie, dimenticavano le brutture che avevano lasciato per strada mentre, ricchi di meraviglia, osservavano con quanta cura e attenzione amorevole, quell’uomo era capace di fare da solo tanta pulizia. Il suo passo sicuro, comunicava forza e autorevolezza; il suo sorriso sereno e certo, lasciava presagire qualcosa di buono; il suo sguardo profondo e prospettico, permetteva a chiunque di guardare oltre. Come d’incanto finivano le lamentele e si allontanava la sfiducia; ogni abitante della strada sentiva grande riconoscenza per il lavoro silenzioso e puntuale di quell’uomo e riflettendo sulle proprie sporcizie, lasciate senza cura in ogni angolo della via, sentiva crescere il desiderio di impegnarsi a fare meglio l’indomani. Eppure, ogni giorno, quell’uomo buono si ripresentava puntuale per rassettare e ripulire tutto quello che di sporco gli abitanti avevano comunque lasciato. Dove andava con quella carriola? Un bambino, pieno di curiosità e attratto incondizionatamente da quella figura, decise un giorno di seguirlo e ben presto si accorse che l’uomo buono, felice della sua presenza, si lasciava seguire. Arrivarono ben presto in un luogo dove solo quell’uomo poteva entrare, ma non si nascose dal bambino e permise, anzi, che lui potesse vedere con i suoi occhi dove finiva tutta quella spazzatura raccolta sulla carriola. L’uomo buono con le sue mani aprì un grande portello e da questo uscì tanta luce e calore che sembrava impossibile potesse avvicinarsi tanto, senza rimanerne bruciato; era invece proprio ciò che accadeva ai brutti oggetti scaricati dentro quella, che il bambino scoprì essere una fornace. La carriola veniva svuotata e tutto immediatamente si fondeva dentro quel fuoco inesauribile che non si capiva da cosa fosse alimentato… Il bambino, senza parlare, si domandò da dove venissero il fuoco e la luce, poi disse come d’istinto: “anch’io da grande voglio pulire le strade e avvicinarmi a quella luce! Potrei aiutarti!” L’uomo buono gli si avvicinò e accarezzandolo gli disse: “arde d’amore il cuore di chi perdona, quello che hai visto oggi, domani lo capirai”. L’indomani, quell’uomo, tornò per le strade e il bambino era lì ad aspettarlo con suo padre. Lo aveva convinto a tirar fuori dalla cantina una vecchia carriola che da tempo non usava più…

*scritto da Fr. Antonio Maria Tofanelli, presidente di Onlus Comunione Mariana.

Viva la Vita, sempre!
ONLUS COMUNIONE MARIANA

______________________
‪#‎FOLLOWUS‬!
E-MAIL: info@comunionemariana.com
WEBSITE: www.comunionemariana.com

FACEBOOK: facebook.com/OnlusComunioneMariana
TWITTER: twitter.com/ComunionMariana
GOOGLE PLUS/YOUTUBE: plus.google.com/+ComunioneMariana

‪#‎OnlusComunioneMariana‬
a sostegno della Vita nascente